silhouette of man standing beside shore under brown sky during daytime

LA CULTURA DELLA MEDIZIONE, OGGI GIORNO.

Buon giorno per tutto il giorno!

Inizio quest’oggi a gettare le basi per un proficuo legame mediatico, che vorrei intessere con voi care lettrici e cari lettori, sarà un viaggio lungo, ricco di tante conoscenze e sapere specifico in svariati campi, spaziando nell’immensità della mediazione, che comprende ogni relazione umana, ma in maniera particolare nelle relazioni familiari, per poi allargarmi a cerchio d’onda, in affari immobiliari che comprendono ogni attività di gestione immobiliare e compravendita fondiaria.

Come immaginate, un campo immenso, che contempla il diritto di famiglia, le relazioni intra ed extra familiari, quali crisi di coppia, tra figli, fratelli, in relazione alle eredità da dividere, ai problemi di vicinato, di confine, condominiali, fino a tutte le problematiche e le corrette procedure per compravendere un immobile.

Detto questo vediamo di capire che cosa è la mediazione nel vero senso della parola, come si sviluppa e che effetti contempla nella nostra esistenza quotidiana.

Se riflettiamo un attimo noi siamo immersi e viviamo nella mediazione, ma non ce ne accorgiamo fino a quando ne chiediamo l’intervento e riflettiamo sull’importanza che racchiude chiedere l’intervento, il patrocinio, il consiglio, la protezione, l’aiuto di un terzo, tutto è una mediazione !

Che è diversa cosa da un compromesso, che viene attuato per “quieto vivere “ specie nell’ambito dei rapporti di coppia.

Per un qualsiasi problema da affrontare si richiede sempre un terzo, che assume le vesti da mediatore, che ci dia delle indicazioni, o soluzioni di sorta, per far sì che la questio, venga risolta al meglio.

L’aiuto di qualcuno, l’intervento di chiunque per aiutarci a capire a scoprire a trovare una risposta al problema che si pone nella nostra vita, è un intervento di mediazione.

E’ un ponte tra il non sapere e il saper dare una risposta ai propri bisogni personali, sia materiali che spirituali.

Esempi pratici: Partendo dalla cosa più semplice; il bambino piange perché vuole essere rassicurato, in quanto ha fame e vuole poppare al seno materno, interviene la mamma con un abbraccio e tutto il resto, ed ecco che la richiesta del bimbo è risolta, non ha più paura, non ha più fame, la mamma, ha fatto da mediatrice a suo favore, gli ha trasmesso la sicurezza che cercava, ed ha risolto il suo problema, sia a livello fisico che interiore.

La maestra che aiuta lo scolaro a risolvere un problema, fa da mediatrice tra il non sapere dell’alunno e il sapere dell’insegnante, la sua opera di trasferimento di cultura è un’ opera di mediazione.

La stessa cosa la si può applicare in qualsiasi contesto che implica relazioni umane, sull’ambiente di lavoro; quando un tutor istruisce o forma l’apprendista all’arte che deve saper svolgere, egli fa da mediatore tra il suo sapere esperienziale e la  “tabula rasa “ di chi si avvicina al mestiere da svolgere.

Vogliamo fare un accenno ai mass media ?

Ovvero i “media intermediari” mediatori di massa.

Ovvero gli strumenti di comunicazione di massa, la Tv, la radio, Internet, la stampa, con la differenza che i social, sono new media perché sono interattivi e permettono una comunicazione bidirezionale, perché chi legge può creare contenuti mentali rispondendo, caso per caso, con dei commenti sui social.

Essi sono mediatori per eccellenza tra una realtà sconosciuta e la massa, il popolo assetato di sapere, ricco di valore o disvalore che sia, ma che vuol essere posta a conoscenza della realtà nella quale vive; e qui bisogna vedere sempre che tipo di conoscenza mediata si vuole trasmettere, in quanto essi trasmettono una immagine della realtà, non la realtà per quella che effettivamente è, quindi deformazione della stessa, ovvero bugie all’infinito.

Un sacerdote sull’altare, fa da mediatore tra il cielo e la terra, esercitando il suo ministero, in quel frangente, poi quando scende da li, è come tutti noi, laici impegnati nella vicissitudini terrene.

Un aiuto, un consiglio di un amico, specie se è un vero amico, non un complice che approva di tutto e di più e che vuole il bene di colui che gli chiede aiuto, ebbene costui è un mediatore !

Gli esempi sarebbero immensi, ma la base della mediazione è un passaggio tra un comunicante ed un recettore, tra uno che sa e l’altro no, tra uno che desidera una cosa ed un altro che la possiede e può donarla; la mediazione è  il “ segno “ che sta nel mezzo.

E’ un aiuto, è una relazione, una comunicazione che fa da ponte tra due entità, che non sono in connessione, ma che per necessità vitali debbono esserlo.

La mediazione ha uno stretto legame con la filosofia, Platone usava definire la sua azione filo pedagogica come l’azione della levatrice, che aiuta la madre a partorire, lei c’è, è indispensabile con il suo apporto per far nascere il bimbo, ma poi si esclissa finito il suo ruolo, cosi è la mediazione, serve ma poi sparisce, il suo compito è un battito di ali, più o meno lungo, dipende dalla complessità del problema da risolvere.

E’ un segno espressione di una realtà che c’è, ma non si vede, ma se ne riscuotono gli effetti, perché lei funge da ponte tra le parti, che cercano connessione, una relazione, finalizzata a livello spirituale/emotivo o semplicemente materiale, quando si tratta di semplici affari da portare a termine.

In sostanza ho dipinto me stesso.

E qui entriamo nel mio specifico campo operativo.

La Mediazione Familiare e quella Immobiliare.

Ma questo alla prossima puntata. ( 09/01/2025) Rosario Dr. Ravanini

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