Cari amici /e buongiorno per tutto il giorno !
Proseguo nella mia attività di spiegazione del mondo della mediazione, per ora mi mantengo ancora sull’aspetto della mediazione stragiudiziale relativa a dei conflitti interpersonali, non vado a menzionare l’aspetto immobiliare, lo farò a tempo debito.
Dunque, che significa il concetto : Qual’è la peggior alternativa ad un accordo negoziato ?
Seguitemi… un passo alla volta ci arriviamo.
Immaginate di essere nel mio studio, ed avete di fronte vostra moglie o vostro marito, con il quale site in crisi e non vi parlate più per la gestione della casa, dei figli, dell’economia domestica o per pretese di altra natura intima.
Vostro fratello o sorella, per questioni di eredità o di gestione dei genitori anziani, oppure il vicino di casa, condomino che non osserva le elementari regole di buona convivenza, che vi ha offeso o che si è allargato nelle sue pretese ambientali, facendovi un torto non tenendo conto dei vostri diritti ed aspettative di un quieto buon vivere.
Ebbene con tutti è sorta una incomprensione, una mancanza di dialogo e voi volete chiarire la vostra posizione, mettendo nelle mie mani le vostre ragioni, diritti, richieste, emozioni, paure, arrabbiature, aspettative e naturalmente lo stesso avviene dall’altra parte del tavolo di mediazione ove qualcuno vi sta guardano in cagnesco.
La volontà di fondo è quella di non rivolgervi ancora ad un avvocato, perché pensate che sia possibile trovare una soluzione pacifica a basso costo: ed avete ragione !
Ci siamo fino a qui ?
E’ una situazione che conosco molto bene, in quanto l’ho vissuta da tanti anni , dal 2003 per la precisione, sia in Camera di Commercio a Brescia sia nel mio Studio di Conciliazione.
Cosa accade in pratica, come si svolge il rito della conciliazione ?
Solitamente, in prima battuta io ricevo le lagnanze di una parte, la quale mi espone i fatti, le circostanze che l’hanno portata a sentirsi colpita ed amareggiata, per un affronto subìto, racconta vicende, momenti dolorosi e situazioni a volte veramente incresciose, in pratica espone una situazione esistenziale tesa, insostenibile, che vuole assolutamente cambiare, risolvere, perché cosi come stanno le cose, non può assolutamente andare avanti.
La sua è un esigenza assolutamente insopportabile che lede la sua dignità, in quanto persona,
La prima azione basilare che compio è : l’ascolto.
Ascoltare, dare il mio tempo, creando un feeling, un rapport empatico con la persona che deve aprirmi il cuore, versando su di me, tutto il suo stato d’animo dolorosamente colpito dalle circostanze che sta vivendo.
Immaginate di essere nei panni di questa donna, moglie o madre che mi confida tutta la sua esistenza dolorosa, le sue preoccupazioni, le sue aspettative deluse, i suoi sogni che non si sono avverati, il tutto condito da tante lacrime e singhiozzi.
Ed io ascolto in silenzio, guardandola fissa negli occhi, annuendo e ricapitolando di tanto in tanto il suo racconto, chiedendo spiegazioni , chiarimenti, definizione di circostanze, al fine di avere un perfetto quadro completo della situazione che lei sta vivendo e poi…
Mi fermo qui, alla prossima puntata…
Rosario Dr. Ravanini